Sanità
Ambulatori e Guardie mediche.
Parlare di lavoro in un’economia complessa e articolata come quella italiana significa correlarlo al tema più’ generale della crescita del Paese.
Lo sviluppo delle attività’ economiche ha un preciso quadro di riferimento che sono i mercati, quello interno per i consumi diretti e quelli esterni per l’approvvigionamento delle materie prime e delle merci e verso i quali indirizzare l’export delle imprese manifatturiere nazionali.
La percentuale di crescita del Paese determina due dirette conseguenze: la disponibilità’ di risorse finanziarie da destinare alla creazione di ricchezza e agli investimenti e la possibilità’ di assorbire forza lavoro.
Quali sono i settori che determinano la crescita economica di un Paese con le nostre caratteristiche cioè’ povero di materie prime naturali e pressoché’ privo di una ricerca di base applicata? Sono il manifatturiero di trasformazione e del semilavorato, e l’artigianato di qualità, la produzione agricola, i servizi alla persona, l’ospitalità. Buona parte di queste attività’ sono fortemente proiettate all’esportazione.
La prima distinzione da fare è a chi si deve chiedere di essere il propellente di questa spinta verso la crescita?. I protagonisti non possono essere che due: lo Stato e l’imprenditoria privata. Che devono avere due ruoli ben distinti e non sovrapponibili. Lo Stato deve creare le condizioni ambientali, fiscali, amministrative, infrastrutturali per favorire la crescita e sviluppare la ricerca di base troppo onerosa per le imprese private.
Le aziende ( private) a loro volta devono cogliere le opportunità’ dei mercati e investire in attività’ produttive con capitali di rischio propri o garantiti dal sostena bancario.
In questo rispetto dei ruoli si deve collocare il progresso sociale della popolazione.