Siamo un’Associazione ed un Movimento Laburista, non intendiamo proporci come un nuovo Partito o come un’entità che si candida a gestire il potere.
Non ci contrapponiamo alle formazioni già esistenti nella Sinistra Italiana, ma vogliamo contribuire al confronto con esse e con la società civile.
Con i tanti cittadini, donne e uomini, giovani e anziani, che vogliono credere e lavorare per edificare una società davvero giusta e solidale, e lo facciamo a partire dal dialogare con quanti non hanno perduto la speranza o che anelano a ritrovarla.
Intendiamo intervenire nel dibattito politico nazionale ed europeo, facendo nostro il nome Labour per rafforzare la nostra profonda convinzione che il lavoro sia il nodo centrale per affrontare l’attuale crisi globale. Il lavoro, oggi caratterizzato da squilibri crescenti, lo sfruttamento portato a soglie quasi parossistiche, l’inaccettabile nuova categorie dei cosiddetti “working poors”, masse, che pur lavorando riescono a malapena a sopravvivere. Uomini e Donne privati della dignità, della casa, della prospettiva di una famiglia, una futura pensione per tanti è ormai solo un miraggio, le cure sanitarie diventate un lusso.
Solo dal lavoro può ripartire una proposta politica capace di riformare il sistema. Il lavoro non come un privilegio ma al contrario la base, attraverso cui edificare la Società più giuste e più equa, la società dei diritti sociali, civili, la giustizia sociale.
Questi i motivi per cui decidiamo di impegnarci e per cui intendiamo spenderci, per i quali ti chiediamo di supportare Labour Italia.
Chiediamo vi sia un cambiamento reale, fattivo, capace di rispondere nel merito alle tante critiche che l’Unione europea ha generato con le sue errate politiche economiche.
La chiave non può essere ancora il rigore imposto dalla Banca Centrale, dalla Commissione o dal Parlamento, politiche che insieme hanno causato il proliferare di quei movimenti sovranisti, presenti nel panorama politico europeo, con istanze alle volte anche legittime, che in assenza di un vero cambio di paradigma continuerebbero pericolosamente ad alimentarsi.
Il nuovo corso, viene oggi, dichiarato come esigenza vitale, ovunque ci sia responsabilità, dalla nuova Commissione e dal nuovo Parlamento appena eletto.
La nostra Unione, sia adesso, oggi e domani, davvero utile ed attenta ai cittadini, interessata allo sviluppo nel rispetto dell’Ambiente, del benessere sociale ed all’attuazione di nuove politiche su Lavoro, Welfare, Tasse, Sanità, Energie, Consumi, Diritti.
Provvedimenti che debbono essere comuni ed unificanti fra i Paesi membri con identiche regole che valgano per tutti. Dal Fisco alla politica Estera, non più un Unione quale nano politico, assoggettato in economia alla Finanza globale, alle Lobbies ed ai potentati e e nel panorama internazionale sottoposta alle ingerenze dei grandi: USA, CINA, RUSSIA.
Vogliamo la UE diventi un protagonista attivo ed autonomo nel panorama mondiale.
Una Unione, come comunità Politica e Sociale, per 500 milioni di cittadini europei.