Quel che resta della TAV

Quel che resta della TAV

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Al di la’di analisi e discussioni,puramente tecniche, che richiedono competenze specifiche,sulla questione TAV possono farsi brevi e sobrie considerazioni di carattere generale(quali possono essere quelle alla portata di ognuno).Trattasi di importante opera pubblica disciplinata e regolamentata da trattati internazionali, su cui già il precedente Parlamento aveva dato assenso a larga maggioranza,e sulla quale il movimento 5 stelle -contrario per principio-animando e alimentando l’azio dei comitati “no TAV”ne aveva fatto il vessillo della sua vincente campagna elettorale, ottenendo il miglior esito sperabile,col diventare il primo partito per numero di seggi in Parlamento.
Lo stesso contratto di governo non ne prevedeva la conferma per l’approvazione definitiva. Approvazione riportata in agenda però dal partner di governo Salvini che stravincendo le elezioni europee,dava un colpo tremendo alle aspettative di Di Maio e compagni. Ne e’ conseguita-ovviamente- una situazione assai critica per i Grillini,che pur salvando Salvini dai processi, sono da questi trattati come scendiletto e ridotti a meri esecutori di ordini della Lega. Il che li fa passare per quelli che pur di mantenere la poltrona,sono diventati(pur essendo il gruppo parlamentare più numeroso) nient’altro che caudatari di Salvini e sodali.L’opposizione PD, F.I,F.d’I., molto interessata al progetto, ha consapevolmente sprecato una grande e forse irripetibile occasione per far cadere il governo,preferendo puntare su un logoramento di Salvini,che ha il carattere di una scommessa azzardata. Certo,dopo la approvazione del decreto sicurezza-bis,la duplice sconfitta su tap e su TAV la linea politica dei 5 stelle èandata in frantumi,nonostante che Conte abbia garantito i voti per la tedesca Von Henderlein in sede UE.Ci sono le premesse perché il consenso pentastellato “dimagrisca”ulteriormene e li leader leghista possa essere tentato dal puntare su una più stretta alleanza con la Meloni e qualche pezzo della diaspora di Forza Italia,ormai in atto.Al netto del tentativo di recupero di consensi,da parte del PD,che sembra velleitario,laddove non collassi il M.5S.,i giochi sono aperti,al punto tale da legittimare la speranza di quei soggetti che non sono già in campo schierati,e che potrebbero emergere.Emergere grazie alla volontà di quella gran parte di elettorato sano e non avventurista,ansioso di vedere l’Italia non più come laboratorio d’iniziative politiche insensate,sprgegiudicate,ove non folli,per la tenuta degli assetti democratici è il progetto di Labour Italia

Gennaro Pezzella

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